Cronaca
Scavi sommersi dai rifiuti, sott’accusa i migranti a Campobello
Rifiuti di qualsiasi genere: bottiglie, sacchetti e finanche resti della macellazione delle pecore. Il sopralluogo di ieri mattina del Soprintendente ai beni culturali di Trapani Enrico Caruso e l’archeologa Rossella Giglio (a capo della sezione archeologica) ha fatto emergere sorprese sul sito archeologico di contrada Erbe Bianche a Campobello di Mazara.La zona – scavata negli anni ’90 e mai espropriata – si trova a poche decine di metri dall’ex baraccopoli dove attualmente sono accampati quasi mille migranti economici. Quest’anno il campo si è allargato anche sul terreno privato di proprietà di Nino Chiana, dove si trovano le capanne dell’età del Bronzo.