Tenacia e senso civico porteranno alla “rinascita di Selinunte”? (I parte)

In genere, quando si sente nominare il paese di Castelvetrano e zone limitrofe subito si fa l’associazione alla Mafia. Demerito anche dei vari mezzi di informazione che a quanto pare preferiscono denigrare. Castelvetrano e le sue frazioni sono, invece, paesi abitati da persone che lavora, pagano le tasse ed hanno anche senso civico. Diciamolo finalmente. Senso civico tale da riuscire a “sostituirsi” alla latitanza delle istituzioni, impiegando il proprio tempo libero per ripulire, igienizzare abbellire ove possibile, ed ovviamente a proprie spese. Tutto è partito da un gruppo di cittadini, “Volontari Anonimi” che si sono presi in carico il paese di Castelvetrano, riuscendo ad abbellire e recuperare zone totalmente in balìa del degrado.

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Ma il volontariato non agisce solo a Castelvetrano. Un piccolo gruppo di persone ha deciso di ridare “vita” anche a Selinunte. Grazie all’idea di uno dei tanti giovani della zona, Francesco Craparo, si è andato formando il gruppo “Volontari per il Decoro”.

Francesco, che come tanti giovani se n’è andato dalla Sicilia alla ricerca di un lavoro. Il primo approdo la verde Irlanda dove tra la ricerca di un lavoro nel frattempo studiava. Ovviamente, trovare tutto pulito, parchi colorati che mettono allegria e serenità , era come aver viaggiato nel tempo ed essere giunti nel Paese delle Meraviglie. Dall’Irlanda a Malta, altro posto dove comunque l’ambiente si cerca di mantenerlo al meglio. Il cruccio di Francesco era la pulizia. Come ad esempio quella delle strade, quando oramai cosa jurassica, passava per le vie di Selinunte e Castelvetrano il pulisci strade. Il ritorno in Sicilia, a Selinunte, ha avuto quel certo non so che di “drammatico”: i prati verdi sostituiti da piante rinsecchite vicino alle quali sostavano rifiuti di ogni genere, la zona del Porto (dove quell’orrenda passerella in legno – costruita, si fa per dire, in maniera non solo abusiva ma decisamente male -risulta essere solo un ricettacolo di rifiuti con annessi e connessi) sempre più degradata, le vie di accesso al Parco Archeologico invase da cani randagi e da rifiuti. Un totale shock.
Così tra una parola e l’altra a Francesco Craparo ed Annelena Risalvato si è unita Carmela Crimi e si sono messi a pulire il molo. A questo punto facile immaginare certuni commenti dei cosiddetti “incivili”, capaci solo di blaterare ma di lavorare zero. In quell’occasione si unì anche la madre di Francesco, donna con uno spirito di iniziativa e giovanile da fare invidia ai 20enni.

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La madre a Selinunte ha preso in carico la ringhiera in via Caboto, quella in prossimità della curva prima della farmacia: ha messo dei vasi con dei fiori che cura insieme ad un’amica. Da qui il soprannome di “Ringhiera dei fiori”.

Pulire però il molo in un giorno impossibile, vista poi l’inciviltà che va alla ricerca come di piccoli nascondigli, quasi a voler sembrare i più furbi…
Col tempo il “gruppetto” si è ampliato, vi si è aggiunta anche Giulia Di Gregorio. Nuova forza lavoro e nuovo lavoro. Pulire, appunto, sotto quell’immonda schifezza di legno che chiamano “passerella” dove da almeno sei anni nessuno metteva mano. E da lì ancora un bel po’ di sacchi riempiti….Però a me sorge una domanda: “Ma i pescatori, che lì ci lavorano non vi hanno aiutato?”. “No, ci guardavano, anzi abbiamo pulito anche dove fanno l’asta del pesce. Era pieno di mozziconi di sigarette.. bicchieri.. bottiglie… insomma uno schifo. Tolto tutto”.

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Volontari sì, ma che si possano identificare. Nasce così il gruppo chiamato “Volontari per il Decoro”. Gruppo che si mette all’opera 2 volte alla settimana (lunedì e venerdì) visto che la raccolta da parte della Dusty avveniva il martedì ed il sabato.

di Elena Manzini