“In giro tra i rifiuti” di Triscina e Selinunte. Sogni e speranze di un cittadino

Ogni giorno i castelvetranesi si scontrano con la realtà di una città sempre più abbandonata a se stessa. Strade dissestate e sommerse dai rifiuti, monumenti e strutture che cadono a pezzi per l’assenza di manutenzione.

Le giornate si fanno belle e la primavera è sempre più vicina. Così capita di uscire a fare delle belle passeggiate a Triscina e Marinella di Selinunte imbattendosi, ahimè, in scenari di assoluto degrado urbano.

Nei giorni scorsi i castelvetranesi si sono emozionati nel leggere “Il mio paese”, una poesia di Francesca Impallari. Un atto d’amore per Castelvetrano. Versi che hanno conquistato il cuore dei cittadini.

Vedi anche: “Il mio paese” di Francesca Impallari

Oggi voglio condividere con voi questa poesia di Pietro Errante, un nostro concittadino, carica di sogni e di speranze:

 

In giro tra i rifiuti

Passeggiando tra i rifiuti consueti
di Triscina e Selinunte consorelle
lo sguardo si perde tra i canneti
immagina quanto sarebbero belle.
Sogno due borgate di villeggiatura
ricche d’aiuole, di fiori e di giardini
dove sentir l’abbraccio della natura
ed il lieto vociare dei bambini.
Sogno due borgate di vita normale
dove poter liberamente passeggiare
senza doversi quasi sentir male
quei nauseabondi miasmi respirare.
Vorrei poter non provar vergogna
per tutto il fango versatoci addosso
una città ormai gettata alla gogna
che a raccontarlo quasi non posso.
Vorrei un mare pulito e scintillante
strade percorribili e ben asfaltate
vorrei il centro storico luccicante
come di tanti altri borghi e borgate.
Vorrei che tutto questo fosse vero
che un giorno s’avverasse il sogno
e prima di morire immagino davvero
di poter dire “ora non mi vergogno”.

di Pietro Errante