Contattaci

Castelvetrano: “Una città messa in castigo per le sue marachelle”

Castelvetrano Degrado Serena Navetta 2

Sociale

Castelvetrano: “Una città messa in castigo per le sue marachelle”

“In 40 anni non ho mai visto la mia città così, versare in condizioni di persistente abbandono, e di arrogante regresso che mortifica. La città di Castelvetrano oggi, – scrive Serena Navetta sul suo profilo Facebook – è una delle città più pericolose del territorio. Non di certo solo perché città del latitante Matteo Messina Denaro, ma perché è pericoloso uscire di casa e percorrere le nostre strade, a piedi o su veicoli, perché totalmente lasciate al buio, pali gravemente danneggiati che rischiano di cadere su auto e persone, semafori non funzionanti e buche profonde in ogni dove non segnalate. Conseguentemente gli standard minimi di sicurezza non vengono garantiti ai cittadini, e paradossalmente vengono facilitate le attività della microcriminalità locale. Furti ed atti vandalici sono in aumento, per non parlare nelle borgate. Una città sotto la lente d’ingrandimento del mondo per critiche e giudizi, ma invisibile per i suoi diritti e tutele. Una città che si deteriora e sprofonda su se stessa, sulle sue fragilità, sui suoi errori ed inadempienze, impossibilitata ad accedere alle più semplici e necessarie manutenzioni perché economicamente disastrata ed umiliata.

Una città lasciata al buio ed abbandonata a se stessa, perché morosa nei confronti di più società di servizi.
Una città messa in castigo per le sue marachelle, punita senza opportunità di perdono.

Solitamente le città – continua a scrivere – sotto le festività natalizie si illuminano ancor di più, invece la nostra Castelvetrano si è spenta, tutta insieme, lasciando oscurità ed abbandono ovunque, un senso di solitudine che gela gli animi. Strade fredde e buie come se fossimo in guerra, dove le metaforiche mine nascoste, sono le profonde buche a tradimento che potrebbero diventare trappole mortali, per i nostri figli sui motocicli, e causa di costosi danni alle auto.

Percorrere le strade castelvetranesi la sera è pericoloso, tenere una città al buio significa mettere a repentaglio la vita dei cittadini. L’illuminazione pubblica è un pubblico servizio, ed è stato interrotto, in maniera permanente ed ampiamente. Una situazione insostenibile che non può perdurare, è fuori da ogni logica di civiltà.

Questo è un Natale senza speranza per Castelvetrano, perché non ha soldi per pagare le bollette, perché i pali continueranno a cadere, le buche aumenteranno e diventeranno voragini. I semafori continueranno ad essere testimoni impotenti di sinistri. Questo è un Natale triste, i castelvetranesi hanno fatto mea culpa e sono irrimediabilmente coscienti della situazione, schiacciati da una pesante rassegnazione. I delinquenti però, silenziosamente ringraziano. Non di certo perché romantici a godimento del chiar di luna, ma perché le loro attività indisturbate aumentano, aumentano i loro introiti sui sacrifici degli onesti cittadini, lasciati nell’oscurità del buco nero amministrativo.”.

Serena Navetta

Continua a leggere
Pubblicità

Approfondisci l’argomento sui nostri canali social:

Pagina Facebook di Castelvetranesi.it

Altri in Sociale

Pubblicità Booking.com

Gli articoli più letti

Pubblicità
Vai su