Castelvetrano: “Rassegnata a un disegno di decadenza”
Nell’arco di soli quattro anni, Castelvetrano sta come implodendo su se stesso, girovagare per le vie a cui fanno da corona bellissimi palazzi, chiese da togliere il fiato, segno di un antico fasto…. ora mette angoscia. La decadenza è ogni giorno più tangibile.
Regna un totale immobilismo. Sia ben inteso, non è solo colpa dei Commissari (che si sono ritrovati a dover affrontare una situazione non certo tranquilla e florida).
Dopo anni di amministrazioni inette ora i nodi vengono al pettine…e nonostante tutto vedo una popolazione quasi rassegnata. Rassegnata a un “disegno di decadenza” che qualcuno ha delineato.
A volte mi domando: “Fino a che punto è possibile continuare a subire l’illegalità, l’incapacità, il menefreghismo di certe classi dirigenti? Possibile si sia arrivati al punto di sentirsi talmente “incatenati” da non riuscire a rivendicare i propri diritti?”.
Matteo Messina Denaro è l’unico colpevole di tutta questa situazione? O lo è maggiormente uno Stato che non c’è mai stato? Una classe dirigente che ne ha sempre cercato i “favori”? un popolo che subisce e non si ribella?
Di Elena Manzini