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Castelvetrano, la bandiera di Piazza Della Repubblica non sarà sostituita

Castelvetrano, la bandiera di Piazza Della Repubblica non sarà sostituita

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Castelvetrano, la bandiera di Piazza Della Repubblica non sarà sostituita

Qualche settimana fa lanciammo un accorato appello al dottor Salvatore Caccamo, commissario straordinario del Comune di Castelvetrano, perché facesse sostituire quella vergognosa e logora bandiera italiana che campeggiava sul pennone di piazza della Repubblica.

Nell’appello scrivevamo anche che la città ha bisogno dello Stato, quello Stato che oltre a punire, dovrebbe correggere, dovrebbe aiutare chi è rimasto indietro a ripartire e dovrebbe infondere speranza in una comunità in ginocchio, quello Stato che vive anche di simboli preziosi come quel tricolore per il quale migliaia di giovani hanno perso la vita, riparta da quel tricolore, faccia togliere quello straccio mortificante e lo sostituisca con un fiero tricolore nuovo di zecca, le parole come i simboli sono importanti. Al nostro appello fece seguito anche quello dell’architetto Maurizio Tosco che propose una colletta per acquistare un nuovo tricolore che sarebbe poi stato innalzato dai ragazzi delle scuole cittadine. Anche diversi privati cittadini ci contattarono perché in forma anonima erano disponibili a sostituire a loro spese il tricolore. Nei giorni scorsi il tricolore è stato rimosso dai vigili urbani ed in tanti hanno sperato di veder sventolare una nuova bandiera. Ma come ci ha raccontato Francesco Saverio Calcara, che a sue spese aveva comprato un bel tricolore ed aveva chiesto di poterlo collocare, pare che quel sito non vedrà mai più una bandiera poiché non trattandosi di un sito istituzionale non è possibile esporre la bandiera della nostra nazione.

Avete letto bene, quel pennone rimarrà vuoto ancora a lungo, se questo articolo fosse una vignetta della Settimana Enigmistica si potrebbe scrivere la didascalia SENZA PAROLE, ma noi invece qualche altra parola la vogliamo spendere. Si protrebbe dire per fortuna che l’Italia non si è qualificata ai mondiali, perchè pensa al lavoraccio che avrebbero dovuto avere i vigili urbani nel rimuovere tutte le bandiere dai balconi che, non essendo siti istituzionali, non potrebbero quindi esporle.

Castelvetrano, la bandiera di Piazza Della Repubblica non sarà sostituita 1

La prima considerazione da fare è che con effetto immediato il Commissario Caccamo si premuri di far collocare delle bandiere nuove sui palazzi “istituzionali” da Palazzo Pignatelli che lui frequenta ogni giorno e che come vedete dalla foto presenta bandiere particolarmente ammalorate, al comando della Polizia Municipale, al palazzo Informagiovani o agli uffici tecnici di via della Rosa dove le aste sono tristemente vuote o in alcuni casi addirittura assenti. Quelli sono palazzi “Istituzionali” e non possono subire la ferita di vedere bandiere sfilacciate o consunte.

A.Q.

Ora se ne avrete voglia continuate pure nella lettura, con un’avvertenza mentre quello che abbiamo scritto finora sembra una barzelletta ma è tutto tremendamente vero, quello che segue è un pezzo pericolosissimo perché contiene un alto tasso d’ironia.

L’ironia (dal greco εἰρωνεία eirōneía, «dissimulazione») ha come base ridicolizzare o sottolineare concetti provocando a volte una risata e finendo, in quei casi, nel sarcasmo, ma ha assunto anche significati più profondi. In letteratura, l’ironia è una figura retorica in cui vi è una incongruità, discordanza oppure una involontaria connessione con il vero, che va al di là del semplice ed evidente significato della parola. L’ironia verbale e situazionale viene spesso usata intenzionalmente per enfatizzare l’affermazione di una verità.

Benvenuti a Castelvetrano Selinunte il paese delle rimozioni, si avete letto bene non delle demolizioni, quelle avverranno a Triscina dove le ruspe come dei novelli San Giorgio abbatteranno i draghi cattivi sotto forma di manufatti abusivi che qualcuno ha impunemente chiamato case di villeggiatura, osando abitarle per decenni in spregio alle più elementari norme. Eliminato il problema Triscina, ed essendo intoccabile Selinunte che pare essere un sito d’interesse archeologico di rilevanza mondiale con studiosi provenienti dalle università più prestigiose e con turisti che arrivano da tutto il mondo, rimane il problema Castelvetrano, o vergognatrano o vetrocity o castelKabul, terra di mafia, terra che ha dato i natali al feroce killer e furfante Matteo Messina Denaro, terra che è piena di suoi sodali, terra che nutre al suo interno una massa difficilmente calcolabile di idioti che vorrebbero santificarlo o che addirittura sostengono che lui dava lavoro e che lo Stato lo toglie. Allora che fare per svuotare definitivamente questo paesino che ogni giorno vede partire giovani e meno giovani che, privi di ogni speranza, decidono di andare a cercare altrove fortuna. Allora ecco arrivare l’idea geniale, se Matteo Messina Denaro non salta fuori dalla cantina dove è nascosto da un complotto politico-massone, rimuoviamo tutti gli altri cittadini, così lui si sentirà solo e salterà fuori. Ma come fare per fare stufare quei pochi cittadini onesti della città, che si perdono in mezzo a mafiosi, delinquenti ed evasori che sono ovviamente la stragrande maggioranza? Il mercatino di Triscina attira troppe persone e produce troppa spazzatura, rimuovere la spazzatura sarebbe troppo facile, molto meglio rimuovere il mercatino. I cassonetti deturpano la via del Mediterraneo, rimuoviamoli, molto meglio vedere i milioni di sacchetti disseminati e distrutti dai cani, i gazebo o i tavolini dei locali commerciali sono abusivi perché i proprietari non sono in regola, che fare li facciamo pagare o rimuoviamo tutto? La mensa scolastica ci costa parecchi soldini perché la pagano in pochi e la maggior parte sono a spese della collettività, che fare troviamo le risorse e predisponiamo in tempo gli atti per evitare di rimanere bloccati dalla mancata approvazione del bilancio, oppure la rimuoviamo? Il verde pubblico non è curato, allora facciamo crescere un bel verde spontaneo sulle strade, sui marciapiedi, all’interno degli edifici scolastici così restituiamo colore e se gli utenti non sono soddisfatti che fa rimuoviamo le erbacce o rimuoviamo gli utenti? La Bandiera è strappata e ci viene segnalata, la sostituiamo o la Rimuoviamo?

L’elenco sarebbe ancora lungo ma mi fermo qui, troppa ironia nuoce gravemente alla salute, e poi a Castelvetrano motivi per ridere ne rimangono veramente pochi anche perché la cosa più importante che è stata rimossa dal cuore dei castelvetranesi è proprio la speranza e per quello occorrerà qualche decennio perché possa tornare ad albergare nei nostri cuori.

Alessandro Quarrato

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