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Case abusive di Triscina, quando le leggi urbanistiche non tengono conto di violare il diritto di abitazione dei cittadini

Triscina, aggiudicati i lavori di demolizione degli immobili abusivi

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Case abusive di Triscina, quando le leggi urbanistiche non tengono conto di violare il diritto di abitazione dei cittadini

Succede che alcuni cittadini di Triscina , ormai destinati a lasciare la loro abitazione abusiva , come da provvedimento comunale, ti incontrano per strada e ti dicano:” e adesso dove vado ad abitare?”.

E’ il singolare caso di una coppia di anziani, da oltre 18 anni residenti a Triscina nella strada 59 a n. 64. I comiugi R.G e C . C. rispettivamente, di 77 e 75 anni, riesedono in questo imoobile che sarà a breve abbattuto, da 18 anni e, allo stato attuale, non hanno altra abitazione di loro proprietà, dove poter abitare.

E’ l’ulteriore caso che conferma che a Triscina, molti cittadini, ci abitano come residenza principale e che la loro costruzione, seppur in un primo tempo sanata e con tanto di oblazione pagata al comune, non era di certo un fabbricato speculativo. Adesso, dopo avere ricevuto l’ordine di sfratto dal comune i due anziani dovranno lasciare la casa dove risiedono.

Un disagio notevole. Un provvedimento che ha mandato in depressione la coppia di anziani pensionati. Mobili, arredamenti vari che necessitano di una civile abitazione presto saranno in mezzo alla strada. A quell’età non è facile spostarsi e soprattutto avendo i figli lontani, non è neanche facile trovare una sistemazione. Il caso dei due coniugi quasi ottantenni ci ha colpito molto. Anche se, sappiamo per certo che, altre famiglie di Triscina sono in difficoltà, a causa della perdita della prima abitazione.

Nel rispetto delle leggi, riteniamo che comunque, al primo posto, deve sempre prevalere il rispetto per la dignità umana. Lasciare delle persone anziane, senza la casa dove abitano tutti i giorni crea difficoltà notevolissime. Chiediamo, pertanto, ai commissari di Castelvetrano di valutare questi casi particolari, con una specifica assistenza.

Sarebbe auspicabile, per i casi più delicati, anche degli incontro tra i rappresentanti del comune e queste persone che registrano evidenti difficoltà a lasciare la loro prima casa.

Luciano Perricone
​Movimento Liberi e indipendenti Castelvetrano

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