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“La disoccupazione a Castelvetrano sfiora il 60%. Necessario confronto con i cittadini”. Nota della coalizione Perricone

Perricone ai Commissari: "Avviare una “fase d'ascolto” con la parte politica della Città

Politica

“La disoccupazione a Castelvetrano sfiora il 60%. Necessario confronto con i cittadini”. Nota della coalizione Perricone

La delicata situazione socio economica di Castelvetrano, acuita nei giorni scorsi da un’irritante campagna mediatica oltremodo esagerata e che ha ulteriormente penalizzato la comunità castelvetranese, non può lasciare indifferenti le forze politiche e sindacali locali. Se da un canto va sottolineata con merito l’azione di contrasto da parte degli inquirenti, verso il sistema mafioso presente da decenni nel territorio non può e non deve, rimanere a margine, l’inevitabile ricaduta delle recenti azioni di contrasto verso la criminalità organizzata, al tessuto economico e sociale di Castelvetrano.

Occorre ricordare che i livelli occupazionali negli ultimi anni sono scesi vertiginosamente. Attualmente, la disoccupazione in città, sfiora il 60% delle persone iscritte al collocamento. Un dato allarmante che si va ad aggiungere alle centinaia di posti di lavoro venuti meno per i sequestri e le confische di numerose aziende cittadine. Lo scioglimento del Comune, avvenuto nel giugno del 2017, ha aperto una nuova fase amministrativa del territorio castelvetranese.

L’arrivo dei commissari e il blocco degli organi di governo eletti dal popolo, ha dato la stura ad un’azione gestionale che rimane scevra, a tutt’oggi, del confronto con i partiti, i movimenti politici e le forze sociali attive sul territorio. La gestione commissariale voluta dal Ministro dell’Interno, Marco Minniti tuttavia, non può essere vissuta come una ”punizione” nei confronti dell’intera comunità castelvetranese . I cittadini tutti, peraltro, stanno già pagando a caro prezzo la lunga latitanza del boss Matteo Messina Denaro. L’arrivo della commissione straordinaria non può significare una sorta d’esilio forzato per i movimenti e i partiti ancora attivi in città. L’azione dei commissari deve anche tener conto del possibile ascolto delle forze imprenditoriali e sindacali che insistono nel territorio. La forza della democrazia trova la sua migliore energia nel confronto e nella condivisone sociale. Una comunità già profondamente ferita deve trovare anche le possibili soluzioni per uscire dal grave e delicato momento che sta vivendo.

Le questioni complesse che affliggono Castelvetrano necessitano di un confronto aperto con i cittadini e con le loro rappresentanze riconosciute dalla legge. Ecco perché, con il presente comunicato, intendiamo invitare i commissari ad aprire un tavolo di confronto sui complessi problemi che tormentano i castelvetranesi. Piuttosto che usare e abusare degli organi di stampa che non aiutano assolutamente a dare risposte alla gente è preferibile la strada del dialogo alla luce del sole. Siamo contrari alle campagne denigratorie e alla gogna mediatica. Il diritto all’informazione, sancito dalle leggi, cozza con l’uso strumentale e distorto dei mezzi di comunicazione. Basta alla “crocefissione” mediatica. I difficili problemi di Castelvetrano non si risolvono con la stesura di certi articoli distorti.

A tal proposito, intendiamo comunicare che si sporgerà querela, in difesa della città, contro chi scriverà inesattezze e verserà fango strumentale sulla comunità castelvetranese. E’ opportuno ricordare che la questione delle tasse” non pagate” ha comportato un fuoco incrociato sulla città, facendo sprofondare anche il diritto di replica dei tanti castelvetranesi che pagano le tasse e che hanno sempre vissuto lontano dal malaffare. Il problema dei tributi, peraltro già affrontato dalle precedenti amministrazioni, non doveva essere oggetto di scoop mediatico. Il dato lanciato dai commissari andava scandagliato in ogni aspetto, facendo giusto discernimento dall’evasione per necessità da quella provocata dai possibili furbetti. Diversi giornalisti hanno riportato dati errati, poi corretti anche dagli stessi commissari.

Oggi più che mai vi è l’esigenza , per affrontare le tante emergenze di questa comunità, dell’ apertura di un dialogo franco e costruttivo tra chi amministra e le forze sane della città. Puntare il dito su ogni cosa,sta generando un clima simile alla repressione poliziesca presente nei paesi in regime di dittatura. Un modus operandi che allontana i cittadini dalle istituzioni. In molte famiglie castelvetranesi insiste una condizione di degrado a causa anche del perdurare della crisi occupazionale e economica che sta anche alimentando un pericoloso senso di sfiducia nelle istituzioni. Quasi l’80% dei giovani sta lasciando la città , per andare a lavorare al nord. Questi giovani vanno via, affermando di non credere più a nessuno. Sono dati davvero preoccupanti che non possono essere trascurati. In ragione di quanto sopra enunciato, auspichiamo che per il futuro i commissari possano trovare utile avviare una “fase d’ascolto” con i movimenti , rappresentanze sociali e i partiti che intendono impegnarsi per il superamento di questo difficilissimo momento che i castelvetranesi stanno vivendo.

I responsabili locali : Forza Italia- Liberi e Indipendenti- Castelvetrano Futura – Alleanza Etica

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