Il comitato Triscina Sabbia d’Oro: “Ecco chi siamo!”
Al netto delle definizioni e dei commenti operati da chi ha cercato e continua a cercare un momento di gloria e di visibilità su scala nazionale evocando Castelvetrano la “Patria del boss” o del superlatitante matteo messina denaro, ci si rende conto di come falsità, arrivismo ed ipocrisia hanno fatto da scudo all’oscura ed allegra gestione amministrativa e politica di questa città.
L’azione condotta dall’associazione “Triscina sabbia d’oro” costituita da oltre 200 famiglie, si inquadra nell’ottica di conoscere ed approfondire le dinamiche politico-amministrative connesse allo sviluppo del territorio ed alla chiara disciplina di pianificazione urbanistica applicata e vigente su tutto il comprensorio ivi compreso quello costiero con particolare riferimento alla frazione balneare di Triscina di Selinunte.
Da cittadini di questa città prendiamo sempre più atto come la situazione afferente al fenomeno dell’abusivismo e delle demolizioni delle case di Triscina, sia diventato un vero e ben costruito “cavallo di Troia” per espugnare la città dai delinquenti (ma solo quelli buoni, però), dagli stolti modificatori della costa per la ri-creazione di una nuova linea di salvezza delle case abusive piuttosto che dai mistificatori dell’illegalità.
Nulla di tutto ciò …., in verità siamo quelli, e lo saremo per sempre, ad avere sostenuto che la Sicilia è prigioniera a tutt’oggi di una legge urbanistica (n.d.r. L.r. n. 78 del 1976) vecchia di quarant’anni che non è stata in grado di controllare e monitorare un adeguato sviluppo “turistico” delle coste, così come invece è stato fatto in altre regioni d’Italia.
Siamo quelli ad avere puntato il dito sulla esistenza di una legge regionale del 1991 che aggiustando quella precedente del 1976 aveva posto ordine e chiarezza “temporale” sul vincolo di inedificabilità assoluta entro la fascia dei 150 metri dal mare, poi disattesa.
Siamo quelli che abbiamo sostenuto che la bocciatura da parte della Regione siciliana dei Piani di Recupero di Triscina pensati 30 anni fa per ridisegnare e riorganizzare il nostro territorio costiero e non solo, non è sufficiente a giustificare l’inerzia di una P.A. locale che ad oggi non ha pianificato più nulla, malgrado l’esistenza da tempi immemorabili di un Ufficio di Piano alquanto strutturato che almeno nelle intenzioni avrebbe dovuto trasformare Triscina e il nostro territorio nella piccola Rimini del sud .
Siamo quelli che hanno chiesto che fine avessero fatto le previste zone di completamento “B4” a Triscina poste in parte all’interno della fascia dei 150 metri dal mare, vigenti dal 1999 e misteriosamente comparse nel 2011.
Siamo quelli che hanno sollevato la questione sull’importanza dei Programmi di Riqualificazione Urbana e Ambientale (cd. P.R.U.A.) e delle Società di Trasformazione Urbana legittimati da norme regionali e statali, ma mai attuati dall’amministrazione locale.
Siamo quelli che responsabilmente si erano interrogati sul perché o per quali arcane ragioni un intero Consiglio comunale o quasi, nell’aprile del 2015 si fosse dichiarato incompatibile alla votazione del nuovo Piano Regolatore di massima, poi approvato da un commissario ad acta nominato dalla Regione. Ma come avrebbero detto i nostri nonni, “meglio prendere il fuoco con la mano degli altri” giacchè nessuno, compreso l’Ufficio di piano, aveva ovviamente compreso cosa in tanti anni avesse pianificato.
Siamo quelli che hanno più volte chiesto all’amministrazione comunale una verifica sulla leicità delle lottizzazioni Volpe e Quartana approvate a Triscina, atteso che sulle stesse erano state realizzate importanti e costose opere pubbliche.
Siamo quelli che hanno faticosamente lavorato per ottenere un incontro con l’Ass. Regionale al Territorio e Ambiente On. Salvatore CORDARO e con il Direttore Generale del Dipartimento di Urbanistica dott. G. Salerno, per esporre tutte le problematiche generali afferenti il fenomeno dell’abusivismo diffuso su tutte le coste siciliane.
Ed è pertanto a chiarezza delle tante strumentalizzazioni messe in atto da quanti e sull’uso improprio del termine legalità hanno costruito fortini e fortune, che intendiamo mettere un punto fermo sulla questione dell’abusivismo a Triscina e sulle finalità che l’Associazione ha da sempre voluto perseguire.
Sbagliano tutti coloro che pensano con la testa degli Altri, perché per noi legalità, trasparenza e correttezza dell’azione amministrativa camminano di pari passo, a tutela e a salvaguardia dei diritti/doveri della numerosa comunità di castelvetranesi perbene che nei fatti intendiamo rappresentare.
Triscina Sabbia d’oro di Castelvetrano Selinunte … sarà la portavoce degli interessi generali di questa città, affinchè qualsivoglia provvedimento e/o adempimento di legge in materia di pianificazione urbanistica e non solo, possa finalmente trovare giusta attuazione per lo sviluppo del nostro territorio.
F.to: L’Associazione Triscina Sabbia D’Oro
Comunicato stampa del 21|04|2018 – Associazione Triscina Sabbia d’Oro – Ecco chi siamo!