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Castelvetrano: “Fa più danni l’uomo o il terremoto?”. Video inediti sul sisma del ’68

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Castelvetrano: “Fa più danni l’uomo o il terremoto?”. Video inediti sul sisma del ’68

Castelvetrano ha subito negli anni la rovina per incuria di parecchi monumenti storici. La nostra città è ancora ricca di opere, artistiche e architettoniche, che, se curate, studiate ed amate dai cittadini, potrebbero divenire una delle principali risorse di sviluppo culturale ed economico del Territorio. Da questo patrimonio si possono trarre anche benefici “spirituali” per tutti coloro che, educati all’arte, si aprono alla grande varietà di messaggi sul bello e sulla sensibilità che tale patrimonio veicola.

«La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.» ( Articolo 9 della Costituzione Italiana)

La custodia del creato, ma anche di tutto quello è stato realizzato tramite la creatività umana è, dunque, un dovere Morale, Etico e Costituzionale.

La pubblicità progresso del Ministero dei Beni Culturali ricorda: “La bellezza ci salverà. Salviamo la bellezza”. Si tratta di un chiaro invito a diventare custodi di ciò che apprezziamo.

Abbiamo il dovere di impegnarci a contribuire per il bene comune alla custodia della bellezza, vigilando perché l’incuria delle opere d’arte, di qualsivoglia natura, non diventi sistemica.
Occorre pretendere che coloro i quali sono i temporanei gestori o gli affidatari della “Bellezza” abbiano ben chiaro il mandato di essere i “primi custodi” e che quindi siano consapevoli che il patrimonio che amministrano è NOSTRO, cioè di TUTTI, invece che del singolo individuo, perché da costoro troppo spesso ci sentiamo ribadire: «io sono il padrone di casa, io decido senza avere il bisogno di consultare nessuno».
Il mandato di tali custodi è di amministrare al meglio la “Bellezza” del paesaggio e di ogni espressione artistica e monumentale che, attraverso i secoli, ha rappresentato la nostra storia, il nostro “chi siamo” e “da dove veniamo”.
Siamo TUTTI chiamati a preservare la memoria per NOI e per LE FUTURE GENERAZIONI.

 

Castelvetrano: "Fa più danni l'uomo o il terremoto?". Video inediti sul sisma del '68

 

 

 

 

Nel corso della serata, interverranno: Giuseppe Verde “Monumenti belicini a 50 anni dal sisma”, Anna Lisa Lo Buono e Angelo Curti Giardina, soci del Club per l’Unesco, “Il Patrimonio Monumentale a Castelvetrano tra terremoto e incuria”.
Verrà portata una testimonianza diretta dalla sorella di “Cudduredda” e saranno proposti contributi video inediti sul sisma del ’68 per gentile concessione di Vincenzo Napoli insieme ad altri importanti documenti per cura dell’Unione Italiana Fotoamatori, rappresentata dal Vice-presidente Nazionale, Vincenzo Agate.
Ignazio Di Blasi, il “Cantastorie del Belìce”, racconterà la storia di “Cudduredda”, la bambina estratta viva dalle macerie di Gibellina divenuta il simbolo della speranza del Belìce dopo il tragico terremoto.

 

 

«“Cudduredda”, emersa dopo due giorni dalle pietre, quasi a simbolo della vostra Sicilia, del secolare, insopprimibile ed appassionato bisogno di sopravvivenza, di fortezza, di fede, che resiste a tutte le vicende di dolore e di morte. Bisogno di futuro.»
(Papa Giovanni Paolo II, 21/11/82, visita pastorale nella Valle del Belìce)

Modererà l’incontro Max Firreri.

f.to
Il Presidente del Club per l’UNESCO
di Castelvetrano Selinunte
Nicolò Miceli

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