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Chi li ascolta i sordi? Le emittenti televisive devono garantire il servizio di sottotitolazione

Chi li ascolta i sordi?  Le emittenti televisive devono garantire il servizio di sottotitolazione

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Chi li ascolta i sordi? Le emittenti televisive devono garantire il servizio di sottotitolazione

Ieri su Facebook ho letto un commento di una ragazza sorda che giustamente ha sollevato il problema riguardo la mancanza o quasi del servizio di sottotitolazione di molti programmi della Rai e non solo.

Sebbene le persone sorde pagano regolarmente il canone purtroppo non hanno accesso ai contenuti di molte trasmissioni televisive. Pensate anche ai bambini sordi che non possono accedere ai contenuti di molti cartoni animati e sono costretti ad immaginare i dialoghi dei loro personaggi preferiti.

La RAI deve garantire il servizio di sottotitolazione, è un diritto delle persone con disabilità.

Su Change.org Gabriele Gianfreda, Dottore di ricerca in Psicologia della Comunicazione, consulente e formatore presso l’Istituto Statale per Sordi di Roma, ha lanciato, tempo fa, una raccolta firme per chiedere i sottotitoli per varie emittenti televisive.

“Adesso è possibile attivare i sottotitoli sulla maggior parte dei programmi trasmessi su Rai1, Rai2 e Rai3, ma non sugli stessi canali trasmessi in HD (nonostante la presenza del Televideo). – scrive Gabriele Gianfreda e continua – Inoltre, non è possibile attivare la funzione di sottotitolazione per gli stessi contenuti trasmessi in diretta sul sito web della RAI. Quest’ultimo permette di accedere soltanto – in differita – a una piccola selezione di video sottotitolati. Peggio ancora, non è per nulla possibile fruire di contenuti sottotitolati sui “recenti” canali digitali: Rai4, Rai5, RaiMovie, RaiPremium, RaiGulp, RaiYoYo, RaiStoria, RaiScuola, RaiNews, RaiSport 1, RaiSport 2.

Una persona sorda che vuole guardare, ad esempio, un documentario o un film trasmesso su questi canali, semplicemente non può.

Questo ha rilevanti conseguenze non solo sulla qualità della vita, ma anche sulle possibilità di accedere all’informazione e alla cultura, nonché di avere ulteriori opportunità per verificare o approfondire le proprie competenze nell’italiano in relazione ad un’efficace varietà di contesti di utilizzo della lingua.”

Ascoltateli!

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